Ayurveda in Sri Lanka ha il suo sistema basato su una serie di prescrizioni tramandate di generazione in generazione per un periodo di 3000 anni.

I re, che erano anche medici di spicco, come documentati da testi storici, ne sostennero la sopravvivenza e la longevità.

Il re Buddhadasa (398 d.C.) fu il medico più importante, che scrisse Sarartha Sangrahaya, che fino ad oggi viene consultato dai medici.

Storia

Antiche iscrizioni, sulle superfici rocciose, rivelano la piena istituzione dei servizi medici, che esistevano all’interno del paese. 

Questi antichi siti ospedalieri attivi secoli fa attirano anche ora i turisti, che osservano e si meravigliano di queste splendide rovine, 

che sono venute a simboleggiare un senso di guarigione e cura che era così prevalente in quel momento. 

I medici ayurvedici godevano di una nobile posizione nella gerarchia sociale del paese, grazie al suo patrocinio reale e da ciò derivava un famoso detto dello Sri Lanka;

“SE NON PUOI ESSERE UN RE, DIVENTA UN GUARITORE”.

Questa interrelazione tra Ayurveda e regalità ha portato il buddismo e l’Ayurveda in una posizione di vertice nella politica dello Sri Lanka.

I testi classici dell’Ayurveda nella loro forma scritta hanno quasi 3000 anni. 

La conoscenza dell’Ayurveda è stata tramandata oralmente per migliaia di anni, come tutte le 40 aree di Veda e della letteratura Vedica.

Questo rende l’Ayurveda la più antica di qualsiasi altra scienza della salute.

I classici testi ayurvedici descrivono un’antica civiltà, in cui la presenza della malattia era sconosciuta.

Ancora oggi, l’Ayurveda serve a mantenere, promuovere e ripristinare una buona salute oltre a prevenire le malattie.

Una maniera di vivere e convivere

Lo scopo originale dell’Ayurveda non era solo quello di migliorare la salute dell’individuo, ma anche di creare un’influenza positiva sulla salute della società nel suo insieme.

Secondo i Rishi Vedici (veggenti), come espresso nel testo antico, il comportamento salutare positivo di ogni individuo si combina per produrre una società libera da malattie.

Durante i periodi di dominio straniero in India, nei secoli passati, la conoscenza tradizionale dell’Ayurveda è stata sempre più messa in secondo piano. 

Di conseguenza, molti aspetti importanti di questo approccio olistico all’assistenza sanitaria sono andati persi. 

Fortunatamente, tuttavia, altre parti di questa conoscenza, comprese aree precedentemente sconosciute. 

Sono state preservate fedelmente dalle famiglie tradizionali dell’India e sono passate alle generazioni successive.

I sostenitori dell’Ayurveda probabilmente sanno che lo Sri Lanka è una delle mete migliori per godere dei benefici di questo antico approccio medico.

Su tutta l’isola sono disseminate strutture in cui si praticano trattamenti e massaggi ayurvedici eseguiti da veri esperti di questa filosofia basata sull’equilibrio del corpo, sull’energia e sui rimedi olistici e naturali. 

Secondo questa scienza antica il nostro corpo è governato da tre diverse forme di energia chiamate dosha, ognuna caratterizzata da specifiche qualità.   

Vasta

l’energia legata al movimento, agisce su tutto ciò che si muove all’interno del nostro corpo (circolazione, respirazione, sistema nervoso ecc). 

Pitta

l’energia legata alla trasformazione e all’assimilazione, agisce sia dal punto di vista fisico in processi come la digestione, sia da quello mentale, nell’elaborazione delle emozioni. 

Kapha

Infine è l’energia legata alla coesione ed influisce, dunque, sui fluidi corporei, i muscoli, le ossa e le articolazioni. 

Lo stato di benessere del corpo e della mente dipendono dall’equilibrio di queste forme di energia e l’ayurveda aiuta,

attraverso i rimedi naturali, i massaggi, la meditazione e le pratiche olistiche, 

a curare e prevenire quei disturbi legati allo squilibrio energetico dell’individuo. 

Nello Sri Lanka si può contare su tantissimi centri specializzati dove al piacere di una vacanza in un vero e proprio paradiso terrestre, si possono unire i benefici di pratiche antiche frutto di una conoscenza millenaria.